Che altro fa InCo?

InCo oltre agli scambi internazionali di giovani e al volontariato europeo, svolge una serie di attività con l’obiettivo di promuovere i valori europei e favorire la cultura, l’integrazione e l’apprendimento fra giovani e adulti.


Percorso Storico a Molfetta

17 Dicembre 2021

“50+30 Remember” è un progetto europeo approvato all’interno nel programma “Europa per i Cittadini”, che vede coinvolti 10 enti, fra cui l’associazione InCo-Molfetta. Il progetto si focalizza sulla memoria storica e sulle conseguenze a livello internazionale e locale degli eventi che hanno segnato la storia del Novecento, dall’ascesa del fascismo fino alla Caduta del Muro di Berlino, passando per le rivoluzioni democratiche degli anni ‘60. Quindi abbiamo organizzato in collaborazione con l’ITET Salvemini un percorso per conoscere quelle figure storiche locali e non, con l’obbiettivo di mostrare agli studenti, mediante attività interrative, che non si tratta solo di statue e monumenti che adornano la città di Molfetta, ma di uomini come noi che si battuti per un’ideale.

Il tour è iniziato nella Piazza Aldo Moro a Molfetta. I partecipanti hanno ascoltato la vita del 5 volte presidente del Consiglio tramite la voce di Gloria Illana, volontaria spagnola del progetto “Take me in Europe vol.3, e hanno scoperto che è stato assassinato dalle Brigate Rosse, un temuto gruppo terroristico italiano negli anni ’70. Dopo la spiegazione, gli studenti del Gaetano Salvemini hanno fatto un breve quiz per testare le loro conoscenze.

La tappa successiva del tour è stata la Villa Comunale della città, dove gli studenti hanno scoperto i busti di Gaetano Salvemini (antifascista, scrittore e professore a cui è stato intitolata la scuola dell’ITET), Giuseppe di Vittorio (sindacalista), Edoardo Germano (medico) e il vescovo Achille Salvucci. Tramite diverse attività, i giovani hanno potuto interagire tra loro e hanno condiviso domande e pensieri. I partecipanti, accanto al bellissimo monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale nel centro della Villa Comunale, hanno anche scoperto che Molfetta è stata bombardata due volte nel 1943 da parte delle Forze Alleate e in seguito dell’aviazione nazista.

La guida ha condotto i partecipanti alla rotonda di Piazza Garibaldi, dove è stato realizzato un monumento in onore di Don Tonino Bello, famoso vescovo della diocesi di Molfetta che ha lottato per i più bisognosi e che ha organizzato la marcia della Pace verso Sarajevo nel 1992. L’ultima tappa del tour è stata la casa in cui visse Gaetano Salvemini in via Cifariello.


ERASMUS+ Youth Worker Exchange: Qualcosa in Comune

01 Dicembre 2021

Da dove partire per implementare delle politiche giovanili efficaci? Quali metodi utilizzare per rendere lo staff dei comuni consapevoli del loro ruolo educativo all’interno di un centro giovani? Che cosa è lo Youth Work?

Sono queste le domande a cui il progetto “Qualcosa in Comune” ha cercato di rispondere durante 5 giorni di training con colleghi da Albania, Croazia, Bulgaria, Spagna, Slovacchia, Germania e Italia. Si è trattato di uno scambio di Youth Worker, finanziato dal programma Erasmus+ tramite l’Agenzia Nazionale Giovani.

Importante è stato tornare ad implementare un progetto in presenza dopo 2 anni di stop e soprattutto farlo con animatori socio-educativi (youth worker) internazionali è stato un valore aggiunto per i partecipanti.

Il giorno 1 abbiamo avuto la fortuna di accogliere la direttrice dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Lucia Abbinante. Una piacevole sorpresa che indica quanto la tematica dello youth work a livello locale sia una priorità e su questo si giocano le nuove politiche giovanili nazionali.

I partner erano rappresentati da comuni come Altea, Alzira (Spagna), Sevlievo (Bulgaria), Molfetta (Italia) e organizzazione che collaborano con i comuni per la gestione totale o parziale delle politiche giovanili tra cui InCo (Italia), Youthfully Yours (Slovacchia), Musicpoint (Germania), Liberi di Viaggiare (Albania). Il fatto di incontrare partecipanti da organizzazioni così trasversali ci ha consentito di scambiare punti di vista totalmente diversi e soprattutto identificare i bisogni di ognuno.

Ai partecipanti è stato chiesto di condividere i propri metodi di animazione socio-educativa, soprattutto per coinvolgere i giovani e creare ambienti accoglienti attorno ai luoghi di aggregazione che i comuni o gli enti partner creano. In questo booklet infatti sono sintetizzati con parole chiave le metodologie più importanti per raggiungere obiettivi come partecipazione, mobilità all’estero, auto-riflessione e consapevolezza di se.

È possibile scaricare il booklet sotto:


Training mensile: lo youthpass

24 Novembre 2021

Lo scorso 23 novembre, i nostri volontari europei del progetto Take me in Europe Vol. 3 hanno avuto il loro solito incontro mensile per discutere del loro apprendimento, della loro situazione e dei loro compiti durante il progetto. L’evento si è svolto alla Cittadella degli Artisti di Molfetta ed è stato condotto dal coordinatore dei volontari della associazione InCo, Corrado Altomare.

La prima attività che i nostri volontari dovevano eseguire era un esercizio progettato per dare ai partecipanti energia, motivazione e una predisposizione positiva per il resto delle attività di formazione. Dopo il “riscaldamento”, i volontari hanno imparato a conoscere lo youthpass, il certificato europeo per il riconoscimento e la convalida dell’apprendimento non formale in programmi come Erasmus+ ed ESC. Durante i successivi 45 minuti, i volontari hanno svolto una serie di attività, tutte legate alle 8 competenze chiavi che compongono il suddetto Youthpass.

Le competenze chiave che il volontario analizza nello YouthPass sono:

  • Competenza multilinguistica
  • Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare
  • Competenza sociale e civica in materia di cittadinanza
  • Competenza imprenditoriale
  • Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
  • Competenza digitale
  • Competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie
  • Competenza alfabetica funzionale.

Lo YouthPass mira a descrivere il valore aggiunto del progetto di volontariato nel quadro della costruzione della cittadinanza europea ed è anche uno strumento per sostenere l’occupazione giovanile. Alla fine del progetto, i giovani volontari europei riceveranno lo youthpass in cui saranno descrite le attività che ognuno di loro ha svolto nel rispettivo progetto di volontariato, e starà a loro compilare una seconda parte del documento menzionando tutto ciò che hanno imparato all’interno delle 8 competenze già menzionate.


Workshop sull’intelligenza emotiva

19 Novembre 2021

Durante l’ultimo incontro con i volontari europei del 17 novembre InCo ha organizzato un workshop sull’intelligenza emotiva tenuto da Domante Greifenbergeryte. Nella cornice della Cittadella degli Artisti di Molfetta siamo riusciti ad ospitare anche 3 volontarie europee di “MOH” Bari.

Dopo una discussione generale in cui i partecipanti hanno potuto riflettere sul termine “intelligenza emotiva” e sui suoi diversi significati, siamo giunti alla conclusione che l’intelligenza emotiva aiuta a gestire le emozioni, non a controllarle come molti credono erroneamente. Con la guida di Domante ci siamo focalizzati sui sentimenti e sullo studio dello psicologo Robert Plutchik. Siamo abituati a identificare non più di 10 sentimenti nella nostra vita quotidiana, ma lo studio è riuscito a identificarne quasi 100, raccolti in quella che è definita la ruota delle emozioni.

”La capacità di capire, usare e gestire le proprie emozioni in modo positivo, comunicare efficacemente, entrare in empatia con gli altri e superare le sfide…”.

Il termine intelligenza emotiva è stato creato da due ricercatori, peter salavoy e john mayer nel loro articolo “emotional intelligence” sulla rivista imagination, cognition, and personality nel 1990. È stato poi reso popolare da dan goleman nel suo libro del 1996 sull’intelligenza emotiva.

Un’attività interessante è stata la descrizione di immagini attraverso emozioni e sentimenti; infatti, sono state proiettate una serie di immagini per 5 secondi ciascuna e i partecipanti hanno dovuto scrivere le emozioni provate in quel breve tempo. La condivisione finale è stata poi fondamentale per capire come le altre persone percepiscono la realtà e il mondo. Questo rappresenta la base dell’intelligenza emotiva. Infine, e come ultima attività, i partecipanti sono stati divisi in gruppi per discutere su come le persone imparano a provare empatia, ad accettare le differenze, ad essere più flessibili, a adattarsi meglio a diverse situazioni di vita. La sessione si è chiusa con una restituzione in plenaria.

Si è trattato di attività pilota o di un esperimento per offrire ai giovani occasioni di sviluppo personale. Per i nostri volontari un’attività di formazione all’arrivo, visto che la pandemia ha bloccato le formazioni in presenza previste dai progetti ESC.


Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora